Il cavolo nero toscano: un tesoro della tradizione e della salute. Il cavolo nero toscano, conosciuto anche come cavolo riccio toscano o “dinosauro” per l’aspetto particolare delle sue foglie, è coltivato da oltre 2000 anni ed è uno degli ortaggi simbolo della cucina tradizionale toscana. Ricco di nutrienti preziosi, trova spazio sia nella cucina contadina di un tempo che nelle moderne ricette salutistiche.
Foglie simili alla pelle di un dinosauro
Appartenente alla famiglia delle crucifere, come i broccoli e i cavolini di Bruxelles, il cavolo nero si distingue per le sue foglie lunghe e scure, dalla superficie rugosa che ricorda la pelle di un dinosauro. È una pianta biennale che raggiunge i 40–80 cm di altezza e resiste bene al freddo: per questo motivo viene raccolta dall’autunno fino alla primavera.
Una lunga storia che parte dalla Toscana
La Toscana vanta una tradizione antichissima nella coltivazione di questo ortaggio, al punto che da essa prende il nome. Nel XVII secolo il cavolo nero arrivò persino in Nord America grazie ai coloni inglesi, adattandosi bene ai climi più rigidi. Oggi, dopo un periodo di minore popolarità, sta vivendo una nuova stagione di successo grazie alle sue straordinarie proprietà salutari.
Perché fa bene il cavolo nero
Questo super-ortaggio è ricco di calcio, ferro, vitamina K e antiossidanti. È ideale per chi segue un’alimentazione vegana o senza latticini, grazie al suo apporto di proteine vegetali e calcio, ma anche per chi è a dieta, poiché ha poche calorie. Inoltre, ha un indice glicemico basso e quindi è adatto anche ai diabetici.
Tra i suoi nutrienti principali:
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Vitamina K: una tazza copre il fabbisogno giornaliero, importante per ossa forti e corretta coagulazione del sangue.
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Vitamina A: sostiene vista, pelle e sistema immunitario.
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Vitamina C: presente in quantità persino superiori alle arance, rafforza le difese immunitarie.
Contiene inoltre ferro, potassio, fibre e una grande quantità di antiossidanti (carotenoidi, flavonoidi, sulforafano) che aiutano a proteggere l’organismo da infiammazioni, malattie cardiovascolari e tumori.
In cucina: tradizione e creatività
Il cavolo nero è un ingrediente versatile. Può essere consumato crudo nelle insalate, al posto della lattuga, per arricchirle di sostanze nutritive. Ottimo anche nei frullati verdi insieme ad avocado e lime, per una vera bomba vitaminica.
Ma è soprattutto nella cucina toscana tradizionale che trova la sua massima espressione: è l’ingrediente principe della ribollita, la celebre zuppa contadina, e si presta perfettamente anche a minestre, stufati e piatti caldi invernali.