Quando lo vedi in negozio, comprane un po’. Abbassa il colesterolo “cattivo”, ha proprietà antinfiammatorie e antiallergiche

Questo frutto dall’aspetto insignificante può riservare grandi sorprese. Contiene flavonoidi, licopene e acidi omega-3, che favoriscono la salute del cuore e della pelle. Alcuni studi suggeriscono che può abbassare il colesterolo, avere proprietà antinfiammatorie e antibatteriche e persino favorire la regolazione dei livelli di glucosio. Inoltre, il suo sapore dolce-aspro, con un aroma tropicale, lo rende difficile da resistere. Non c’è da stupirsi che la guava sia sempre più presente sugli scaffali dei negozi e nelle cucine di chi è alla ricerca di nuove esperienze culinarie.

Guava o guava?

La guava (Psidium guajava L.), nota anche come guava o gruszla, è un frutto apprezzato da tempo nei paesi tropicali e che ora sta conquistando sempre più spesso anche le tavole europee. La pianta appartiene alla famiglia delle Myrtaceae. È originaria del Messico, dell’America Centrale e dei Caraibi, da dove si è diffusa in Asia, Africa e Sud America. La guava assume la forma di un arbusto o di un piccolo albero, che raggiunge i sei metri di altezza, e i suoi frutti si distinguono per il loro aroma caratteristico e la ricchezza di colori, che vanno dal bianco al rosa fino al giallo.

Il sapore della guava è unico e difficile da descrivere in modo univoco: unisce la dolcezza della pera, una leggera nota acidula di mela cotogna e delicati accenti che ricordano la fragola. La buccia del frutto, inizialmente verde, assume col tempo una tonalità giallastra o crema, segnalando la piena maturazione. All’interno si trovano numerosi semi piccoli che conferiscono al frutto la sua caratteristica struttura. È proprio questa varietà di sapori e consistenze che rende la guava così apprezzata sia nella cucina tradizionale che in quella moderna.

La guava è ancora considerata un frutto esotico, ma la sua disponibilità è in costante aumento. Si può trovare nei supermercati più grandi, nei negozi di alimentari e nei negozi di prodotti naturali. Il suo aspetto attraente, il profumo intenso e il sapore ricco lo rendono un’alternativa interessante ai frutti più conosciuti. È una proposta per chi è alla ricerca di nuove esperienze culinarie e desidera arricchire la propria dieta quotidiana con un tocco esotico.

La guava è salutare?

In termini di valore nutrizionale, la guava si distingue per il suo contenuto eccezionalmente elevato di vitamina C: in 100 g di frutto se ne trova fino a cinque volte di più rispetto all’arancia. Inoltre, fornisce vitamine del gruppo B (tra cui niacina, acido folico e acido pantotenico), vitamine A ed E, nonché minerali come potassio, calcio, ferro, zinco e selenio. La presenza di fibre favorisce il corretto funzionamento dell’apparato digerente, mentre i composti polifenolici e il licopene hanno un’azione antiossidante, proteggendo le cellule dallo stress ossidativo. L’olio di semi di guava contiene inoltre acidi grassi omega-3 e flavonoidi, che possono favorire la salute della pelle e dei capelli.

Studi sperimentali indicano che la guava può favorire il mantenimento di un corretto profilo lipidico. In un esperimento condotto sui ratti nel 2010 presso l’Università Pertanian in Malesia, è stato dimostrato che il consumo di guava rossa ha ridotto il colesterolo totale di circa il 32%, l’LDL del 43% e i trigliceridi del 18%, aumentando contemporaneamente il livello di HDL del 18%. Effetti simili sono stati osservati negli studi sugli estratti delle foglie: i ricercatori del National Institute of Health Sciences in Giappone (2011) hanno dimostrato che gli estratti acquosi ed etanolici di guava riducono la steatosi epatica e migliorano il profilo lipidico negli animali diabetici. Sebbene gli studi clinici sull’uomo siano meno numerosi, i segnali sono promettenti e suggeriscono che la guava può favorire la prevenzione delle malattie cardiache.

L’infiammazione cronica è alla base di molte malattie della civiltà e la guava ha la capacità di alleviarla. I ricercatori della Jadavpur University in India (2011) hanno dimostrato che i flavonoidi delle foglie di guava inibiscono l’attivazione della via NF-κB, limitando la produzione di mediatori infiammatori. A sua volta, il team dell’Università della Malesia (2014) ha confermato che gli estratti delle foglie riducono l’espressione degli enzimi COX-2 e iNOS, oltre a diminuire la produzione di ossido nitrico, il che si traduce anche in un’azione antinfiammatoria. Grazie alla presenza di antiossidanti come la quercetina e il licopene, la guava favorisce anche la neutralizzazione dei radicali liberi.

Sebbene i dati siano preliminari, gli studi suggeriscono che la guava può alleviare le reazioni allergiche. In un articolo pubblicato su Pharmacognosy Reviews (2010) è stato indicato che gli estratti dei frutti e delle foglie inibiscono le reazioni associate agli anticorpi IgE. Inoltre, la guava ha un’azione antibatterica: gli estratti delle foglie hanno efficacemente limitato lo sviluppo di E. coli, Staphylococcus aureus e Shigella. Studi in vitro hanno anche osservato l’inibizione della crescita di alcune linee cellulari tumorali, aprendo la strada a ulteriori ricerche sul suo potenziale antitumorale.

Come mangiare i frutti di guava?

L’esotica guava ha davvero un ampio utilizzo culinario. La cosa più importante è scegliere il frutto giusto: quello maturo si riconosce dalla buccia leggermente morbida e dal profumo dolce. Le guava acerbe sono dure e meno aromatiche, quindi è meglio lasciarle maturare a temperatura ambiente. Una volta raggiunta la piena maturazione, possono essere conservati in frigorifero per alcuni giorni, mentre la polpa, tagliata a cubetti, può anche essere congelata, il che la rende un’ottima base per frullati o mousse.

Il modo più semplice per consumare la guava è mangiarla cruda, proprio come le mele o le pere. Il frutto può essere tagliato in quarti o a metà, e i semi, sebbene duri, sono commestibili e aggiungono un’interessante croccantezza. Nella versione frullata, conferiscono a bevande e dessert una consistenza leggermente diversa. Grazie alla sua naturale dolcezza, la guava è ottima come spuntino veloce, ma si abbina altrettanto bene ad altri frutti in insalate o cocktail.

La polpa della guava può essere utilizzata per preparare frullati con l’aggiunta di banana e yogurt, limonate rinfrescanti con miele e agrumi o marmellate e confetture fatte in casa. La pectina contenuta nel frutto fa sì che le preparazioni si addensino facilmente, mentre la combinazione di guava con fragole o lamponi conferisce un sapore particolarmente intenso. Nei paesi tropicali sono molto popolari anche i dessert a base di guava, dai sorbetti e gelati ai biscotti ripieni di pasta di frutta. È interessante notare che questo frutto si presta perfettamente anche alla cucina salata: in combinazione con peperoncino, aceto o sale crea salse e intingoli aromatici che esaltano il sapore di carni e insalate.