Sebbene sembrino uguali, ogni varietà ha caratteristiche che influenzano il sapore, la consistenza e il tipo di piatto in cui danno il meglio di sé. Le patate sono uno degli alimenti più consumati al mondo. Tuttavia, al momento dell’acquisto sorge una domanda comune: è meglio scegliere la patata bianca o quella nera? A prima vista sembrano simili, ma esistono differenze fondamentali che possono cambiare il risultato di una ricetta.
Patata bianca: morbida e cremosa
La patata bianca si distingue per la sua buccia sottile, chiara e liscia. La sua polpa è più morbida e assorbe bene l’umidità, il che la rende la preferita per preparazioni morbide e cremose.
- Ideale per il purè: risulta più omogeneo e setoso.
- Frittata di patate: cuoce in modo uniforme, ottenendo una consistenza morbida.
- Stufati e zuppe: si integra facilmente con il resto degli ingredienti.
Patata nera: soda e resistente
La patata nera ha la buccia più spessa e scura e una consistenza soda che resiste meglio alla cottura. Per questo è la preferita nei piatti in cui la patata deve mantenere la sua forma.
- Patate fritte: croccanti fuori e morbide dentro.
- Al forno: resiste alle alte temperature senza sfaldarsi.
- Insalate di patate: mantiene la consistenza, anche se mescolata con altri ingredienti.
Quale scegliere in base alla ricetta?
- Se cercate morbidezza e consistenza cremosa, scegliete la patata bianca.
- Se preferite la consistenza soda e la resistenza alla cottura, la patata nera è quella giusta.