Chef e insegnante di cucina: «Quando si spremono diversi tipi di frutta in un bicchiere, ciò che arriva al tuo corpo è zucchero puro senza fibre»

Il consumo di succhi di frutta dovrebbe essere limitato a uno al giorno al massimo. Un succo d’arancia a colazione o a merenda rappresenta una delle principali abitudini alimentari in molte famiglie, nonostante il dibattito che questa consuetudine suscita tra nutrizionisti e professionisti della salute. Il principale problema dei succhi di frutta riguarda il processo a cui vengono sottoposti i frutti e la composizione del succo che se ne ottiene. “Quando si spremono diversi frutti in un bicchiere, ciò che arriva al tuo corpo è zucchero puro e senza fibre”, afferma Paula Larenas, chef e insegnante di cucina. Pertanto, non si trarrebbero vantaggio dagli altri benefici associati a questi frutti e, al contrario, l’apporto di zuccheri sarebbe maggiore e comporterebbe maggiori rischi. Il tecnologo alimentare Miguel Ángel Lurueña lo spiega: “In un’arancia, gli zuccheri si trovano all’interno delle cellule: quando la mangiamo, vengono rilasciati lentamente e li assorbiamo lentamente. In un succo, invece, si trovano fuori dalle cellule, in forma libera”. Per questo motivo, i succhi di frutta producono “cambiamenti più drastici” nei livelli di zucchero nel sangue e di insulina, secondo quanto affermato dall’Università di Harvard. Inoltre, vale la pena sottolineare che consumare i frutti interi, invece di spremerli, è più saziante per lo stomaco. “In questo modo si assumono tutte le vitamine e le sostanze nutritive”, afferma Paula Larenas, oltre alle fibre contenute. Per tutti questi motivi è più consigliabile consumare la frutta intera, piuttosto che sotto forma di succo. Tuttavia, questo significa che i succhi di frutta sono dannosi per la salute?

È dannoso bere succhi di frutta?

La realtà è che no, bere succhi di frutta non è dannoso per la salute, almeno se consumati con moderazione. È qui che entra in gioco la questione delle proporzioni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di consumare circa 400 grammi di frutta e verdura al giorno, ovvero circa cinque porzioni, di cui tre di frutta. Tuttavia, molte persone non seguono queste indicazioni. È qui che i succhi possono essere d’aiuto.

La Fondazione Spagnola per la Nutrizione (FEN) spiega che ciascuna di queste tre porzioni giornaliere di frutta equivale a un frutto di medie dimensioni (pere, mele, arance), una fetta di medie dimensioni (meloni, angurie, ananas), due o tre frutti più piccoli (prugne, fichi, mandarini) o un bicchiere di succo di frutta, tra le altre possibilità. La FEN sottolinea che il consumo di succo può essere utile per raggiungere l’obiettivo giornaliero di tre porzioni di frutta. “Non si dovrebbe consumare più di un bicchiere di succo di frutta al giorno”.